giovedì, febbraio 26, 2009

Al ladro!!! Al ladro!!!

OXFORD, LA POLIZIA GIOCA A POKER
69ENNE NON PUÒ FARE LA DENUNCIA

Aveva subito un furto e per denunciarlo era andato alla polizia. Graham Hall, 69 anni, aveva scoperto che alcuni ladri avevano fatto irruzione in una sua proprietà. Entrato nella stazione di polizia di Thames Valley, a Kidlington (vicino Oxford), in Gran Bretagna, il pensionato ha chiesto a chi dovesse rivolgersi per sporgere denuncia, e gli agenti, 14 in tutto nel quartier generale, gli hanno chiesto: «Lei è qua per una partita?». Il 69enne è rimasto stupito, poi ha capito: gli agenti stavano giocando a poker. "L'ufficio è chiuso al pubblico", gli hanno detto, e gli hanno dato un magnete da frigorifero con un numero di emergenza, al quale un operatore gli ha detto che un agente di polizia si sarebbe occupato della questione. Una settimana dopo, ancora nessuna notizia. «Quando sono entrato, ho visto un agente alzarsi in piedi e dirmi "Buonasera, sei qui per il poker?". Gli ho risposto che pensavo fosse una stazione di polizia e non un casinò. E' assurdo che la gente non possa denunciare i crimini perché i poliziotti hanno da divertirsi», ha detto Hall. I poliziotti si difendono affermando che il reato denunciato non aveva carattere di urgenza, essendo un semplice furto con scasso. «Il signor Hall sarà presto accontentato», ha detto la portavoce delle autorità locali.

sabato, agosto 23, 2008

Ti dò questo anello come simbolo.....

NEW YORK
Assume «samurai» per tagliare un dito o tutta la mano alla moglie. Arrestato
Il marito rivoleva l'anello di fidanzamento pagato 27mila dollari, ma il sicario era un poliziotto sotto copertura


NEW YORK - Potrebbe essere una sceneggiatura per un B-movie splatter o per un'«opera» di Tarantino. Invece è successo davvero, a New York. Un uomo di 35 anni ha pensato bene di assoldare un sicario per consegnargli una spada da samurai con un preciso incarico: tagliare il dito al quale la moglie infedele porta l'anello di fidanzamento e rientrare così in possesso del brillante da 27mila dollari da lui regalato alla sposa.

IL POLIZIOTTO - Auguste Rockefeller, designer in una società di architettura, è comunque un «signore comprensivo»: se il killer non fosse riuscito a tagliare il dito della donna, sarebbe andata bene «anche tutta la mano». Per fortuna l'uomo da lui assoldato era in realtà un agente di polizia sotto copertura. Così Rockefeller è finito dietro le sbarre.

LA KATANA - Secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell'ordine, Rockefeller, convinto che la moglie lo tradisse, si è incontrato con il poliziotto e gli ha consegnato una cospicua ma non meglio precisata quantità di denaro e un'affilatissima katana. Avrebbe dovuto tagliare l'anulare e/o la mano della moglie e prenderle il diamante che porta al dito. Il marito geloso (e venale) è stato arrestato giovedì a Manhattan mentre era in ufficio.

Ladri e 3....

CANADA
Sorpreso con 2.865 biciclette rubate
Aveva riempito negozio, casa e garage
Arrestato a Toronto Igor Kenk, di origine slovena. La polizia crede che ne abbia nascoste molte altre

TORONTO - Ladri di biciclette, ma in grande stile. Igor Kenk, un canadese di 49 anni di origine slovena, è stato sorpreso dalla polizia mentre era in possesso di 2.865 biciclette rubate. L'uomo è titolare a Toronto della rivendita «The Bicycle Clinic». Quando gli agenti hanno perquisito il negozio a due piani di Queen street, a Toronto, hanno trovato 200 mezzi rubati. Ma Kenk, a casa, ne aveva dieci volte di più: in cantina, in garage e in dieci altri magazzini regolarmente affittati.

«SONO UN UOMO MORTO» - Il «catalogo» non finisce qui. La polizia ha trovato e catalogato 2.865 bici, ma crede che ce ne possano essere altre ammassate da qualche altra parte a Toronto. Le biciclette sono tutte usate, alcune seminuove, altre vecchie, altre per bambini altre ancora per piccolissimi, compreso un triciclo. La polizia canadese le ha messe tutte in un unico spazio e ha diffuso a Toronto un messaggio pubblico per invitare i proprietari a rintracciare la loro. Kenk è stato arrestato. Quando lo hanno ammanettato si è disperato. «Sono un uomo morto», ha detto. Forse ha pensato che in carcere non ci sono velodromi.

venerdì, agosto 22, 2008

Me sà che era tagliata col Valium....

22/8/2008
Drogato si addormenta al semaforo
Denunciato un 39enne genovese

Un 39enne genovese si è addormentato al semaforo dopo aver assunto degli stupefacenti ed essersi messo al volante. A svegliarlo ci ha pensato una pattuglia della polizia, che ha provveduto a identificarlo e denunciarlo. Gli agenti hanno notato l'uomo che dormiva nei pressi dell'incrocio tra corso Marconi e Corso Italia, a motore acceso. Sottoposto ai test di rito, il 39enne è risultato positivo alla cocaina.

Tutto è avvenuto giovedì sera, forse alla fine di una serata all'insegna dello sballo. Il 39enne si è messo al volante dopo aver assunto cocaina, ma di fronte al semaforo rosso non ha resistito alla tentazione di chiudere gli occhi un attimo. Una piccola pausa che in pochi secondi si è subito trasformata in un sonno profondo. Nè il traffico nè i colpi di clacson di chi stava dietro di lui in colonna sono riusciti a svegliarlo. Soltanto l'intervento di una pattuglia, insospettita dalla scena, ha sbloccato la situazione, riportando il malcapitato alla realtà.

Dopo averlo svegliato, gli agenti l'hanno fatto accostare e hanno inziato le operazioni di controllo. Risultato positivo al test anti-droga, l'uomo è stato denunciato. Come previsto dal codice della strada, i poliziotti gli hanno ritirato la patente di guida. Il mezzo su cui "viaggiava" il 39enne, appartenente a un amico, è stato invece restituito al legittimo proprietario. E poi dicono che la cocaina è un eccitante...

sabato, marzo 29, 2008

Poi dicono che il pesce fa bene...

Vibo, lama in bastoncini di pesce
Carabinieri indagano sull'accaduto

Una casalinga di Soriano, nel Vibonese, ha trovato una lama di tre centimetri all'interno di un bastoncino di merluzzo mentre si apprestava a cucinare. Il metallo, stando alla denuncia presentata dalla donna ai carabinieri, era in uno dei bastoncini confezionati in una busta da un chilo comprato in un centro commerciale della zona. Dalle prime indagini potrebbe trattarsi di un frammento di un disco usato nella fase della lavorazione.

I carabinieri hanno sequestrato la lama ed avviato le indagini per accertare se nel centro commerciale ci sono altre confezioni dello stesso alimento con oggetti analoghi.

venerdì, marzo 28, 2008

Permette signora...

Costretta a togliersi piercing seno
Usa, farà causa all'aeroporto

Per poter salire su un volo diretto a Dallas una donna ha dovuto strapparsi con le pinze i piercing che le decoravano i capezzoli. E' accaduto all'aeroporto di Lubbock (Texas), dove gli addetti al controllo del metaldetector manuale le hanno imposto di togliere gli ornamenti che avevano fatto scattare l'allarme. Ora la donna, Mandi Hamlin, 37 anni, chiede le scuse dei responsabili e una indagine sull'accaduto, altrimenti farà causa.

La passeggera aveva superato senza problemi il controllo al metal detector ma quando una addetta le aveva fatto scorrere davanti al petto un detector manuale l'apparecchio aveva emesso un suono. Mentre un terzo piercing all'ombelico era passato inosservato. A nulla è valso aver spiegato alla addetta di avere da anni capezzoli perforati da anelli decorativi e di non avere mai avuto problemi negli aeroporti.

"Non hanno voluto sentire ragione. Mi hanno fatto andare dietro una tendina perché mi togliessi gli anelli da sola. Ma ho dovuto chiedere in prestito una pinza per spaccarli", ha spiegato la donna. "La mia esperienza è stata un incubo. Nessuna altra donna deve subire quello che è toccato a me - ha detto - chiedo le scuse dei responsabili e una indagine su quanto è accaduto o farò causa".

"Hamlin è stata pubblicamente umiliata. Ha dovuto soffrire molto successivamente per reinserire gli anelli nei capezzoli" ha detto il suo avvocato Gloria Allred.

martedì, marzo 25, 2008

Ladri e 2...

Ruba cassaforte: muore schiacciato
Bari, tragedia dopo furto in fast food

E' finito in tragedia un furto in un fast food di una zona commerciale a Casamassima, a una ventina di chilometri da Bari. Il ladro, un 33enne di Ceglie del campo, infatti, è morto schiacciato dalla cassaforte che aveva rubato poco prima. Secondo i carabinieri, l'uomo si sarebbe introdotto con alcuni complici nell'esercizio commerciale, dove avrebbe scardinato la cassaforte che nella fuga gli sarebbe caduta addosso, investendolo.

Secondo i militari, l'uomo era in compagnia di almeno altre tre persone che, dopo aver facilmente forzato alcune vetrate, si sono diretti verso l'ufficio.

I ladri avrebbero posto un muletto sotto la cassaforte (che pesa cinque quintali, è alta due metri ed ha una base di 80 centimetri per 80), per poi portarla via. Per motivi ancora non accertati, la cassa di sicurezza sarebbe però scivolata, cadendo addosso all'uomo schiacciandogli il cranio e, probabilmente, anche la cassa toracica. E' morto sul colpo.

Lo sventurato, che aveva il volto nascosto con un passamontagna per non essere riconosciuto dalle immagini del circuito televisivo interno, e indossava guanti, è stato abbandonato dai complici, che sono fuggiti.

A dare l'allarme sono stati stamattina gli addetti alle pulizie.

Nella cassaforte c'erano 6-7.000 euro ma i ladri non sono riusciti a impadronirsene.